26 febbraio, ore 20.45
Per la rassegna ‘Traversi’
a cura di Marco Scarpa
“E non aspettatevi che una poesia sia chiara. La chiarezza è la scorciatoia degli uomini complicati che vogliono vederci chiaro o degli uomini semplici che vogliono vederci semplice.”
R. Trinca
“Dormi in silenzio
Non far rumore quando non ci sei
Coltivati
ma non covare pietre”
A. Racca
Queste sono alcune parole, alcuni versi, citati dai protagonisti di questo primo incontro della rassegna Traversi.
Ramon Trinca vive a Milano. Formatosi pittore alla scuola del nonno materno Arturo Reggiani, alla fotografia con Barbara Gravini e Aurelio Heger e alle arti grafiche con Roberto Vecchione, ha esposto in varie collettive e personali, segnalandosi in numerosi concorsi e competizioni artistiche. Nel 2007 ha pubblicato le raccolte di poesia “pOet&c” e “Ho visto la stanchezza felice nell’alba”.
Alessandra Racca nasce sotto la Mole Antonelliana alla fine degli anni Settanta, nel 1979. Studia teatro e sceneggiatura, fa a cazzotti con il mondo del lavoro, scrive, cerca fino a divenire “La Signora dei Calzini”, un alter ego poetico che le presta voce, corpo e poesia. Nasce l’esperienza delle poesie lette in pubblico: dal 2007, porta nelle librerie, circoli, teatri e luoghi fumosi, performance (“Nostra signora dei calzini”, “Eroticismi” e “Non mi rompere: parole e musiche per donne di coccio” – insieme alla cantautrice Chiara Raggi) che mescolano poesia, teatralità e ironia. Le poesie di Alessandra Racca sono state pubblicate in raccolte collettive e su riviste. Autrice del blog www.signoradeicalzini.it, è organizzatrice – insieme ai poeti Guido Catalano e Arsenio Bravuomo – dei tornei di poetry slam e di story slam “Poeti in Lizza” e “Storie in Lizza”, dedicati alla poesia orale e alle storie narrate in pubblico. Nel 2008 ha pubblicato Nostra signora dei calzini (Edizioni Seed). Poesie antirughe è il suo secondo libro, pubblicato da Neo Edizioni nel 2012.